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Cos'è - Azienda Sociale Sud Est Milano

Distretto Sociale Sud Est Milano |  Cos'è - Azienda Sociale Sud Est Milano


Il Distretto Sociale Sud Est Milano - Cos'è?

Il sistema integrato di interventi e servizi sociali deve realizzarsi con il concorso di una pluralità di attori, pubblici e provenienti dal privato sociale, istituzionali e non, con differenti funzioni e competenze. Il Piano di Zona è chiamato a coniugare sussidiarietà verticale tra istituzioni e orizzontale, tra istituzioni preposte e formazioni sociali/società civile.
Il presente Piano di Zona  identifica  nei soggetti  previsti all’art. 3 c.1 lettere a), b), c), e d) della L.R. 3/2008 quelli che si intendono coinvolgere nel futuro processo programmatorio.

I COMUNI ASSOCIATI all’interno dell’ambito territoriale coincidente con quello del distretto Socio-Sanitario della ASL MI 2, costituito in Distretto Sociale Sud Est Milano, assumono funzione di complessiva regia del processo, in quanto titolari diretti e più prossimi alle comunità locali ed ai cittadini che le compongono:
- Concorrono alla programmazione regionale;
- Sono titolari delle funzioni amministrative e gestionali attribuita dal D.Lgs. 112/98;
- Provvedono ai sensi dell’art. 19 della L. 328/2000, attivando e coinvolgendo, in una reale integrazione, i soggetti pubblici e di privato sociale;
- Provvedono alla successiva gestione del Sistema Integrato di interventi e Servizi Sociali, secondo le forme previste dall’ordinamento;
- Gestiscono le risorse destinate allo scopo;
- Rappresentano i cittadini del Distretto Sociale, ne promuovono il benessere e ne curano gli interessi;
attraverso
• L’ASSEMBLEA INTERCOMUNALE del DISTRETTO SOCIALE SUD EST MILANO, cui è attribuito il compito di regia con la finalità di procedere alla programmazione e all'indirizzo sulle materie proprie del Piano di Zona e della rete integrata di servizi, interventi e azioni sociali;
• I CONSIGLI COMUNALI DEI SINGOLI COMUNI E RELATIVE COMMISSIONI CONSILIARI, con funzioni di indirizzo, verifica e controllo, perseguendone il costante coinvolgimento nel processo programmatorio;
• L’istituito COLLEGIO DI VIGILANZA all’interno dell’Accordo di Programma attualmente vigente;
• Gli uffici e servizi di natura comune, nonché proprio tavolo tecnico e tavolo degli aderenti;
I soggetti di diritto pubblico operanti sul territorio del Distretto Sociale sono stati invitati formalmente alla partecipazione, e le formazioni sociali indicate dall’art. 1 c. 4 e c. 6 della legge 328/2000 nonché dall’art. 3 c. 1 della L.R. 3/2008, sono stati coinvolti attraverso una procedura distrettuale ad Evidenza Pubblica (interesse ed adesione al processo programmatorio di cui alla determinazione dirigenziale n° 881 del 31/12/2008), che ne ha raccolto la disponibilità e ne ha valorizzato la messa a disposizione di autonome risorse (art. 5 L. 328/2000).
Particolare attenzione andrà dedicata, anche con il coinvolgimento del Tavolo degli Aderenti, attualmente istituito e regolarmente funzionante, alla facilitazione del coinvolgimento e della partecipazione, da parte di quei soggetti espressione di reti solidali micro-comunitarie, di mondi vitali e di reti informali, preziosi nell’ambito della diagnosi sociale e della lettura dei bisogni, espressione di capitale sociale,ma obiettivamente meno dotati di struttura formale e di rappresentanza che consenta loro di approcciare il complesso ed esteso processo di programmazione distrettuale. Su tale necessità di connessione e di capitalizzazione di esperienza e di vision delle dinamiche sociali, ritenuto prezioso ma francamente presentante notevoli difficoltà di connessione e relazione, il Tavolo degli Aderenti ha espresso la disponibilità a individuare forme e modi di più appropriato coinvolgimento.

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